Fiorucci by Luca Pollini

Fiorucci by Luca Pollini

autore:Luca Pollini [Pollini, Luca]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2023-10-02T12:00:00+00:00


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Gomorra

«Siddharta uscì e passò la notte seduto fuor della capanna, ascoltando il fiume, sentendosi inondare dal passato, sentendosi sfiorare e avvolgere a un tempo da tutte le età della sua vita.»

Hermann Hesse

Nel frattempo, la musica disco sta crescendo e insieme a lei anche i locali che si sono trasformati, passando da piccoli loft bui e seminascosti a grandi e illuminatissimi spazi nella Downtown. E il tempio di questo stile, il locale di tendenza che più di ogni altro è passato alla storia, non poteva che sorgere a New York.

È il 26 aprile 1977 quando si aprono per la prima volta le porte di quella che in seguito verrà soprannominata «la Gomorra newyorkese». Si trova a Manhattan, al 254 della West 54th Street, tra la 7th e la 8th Avenue, nei locali di un vecchio teatro costruito nel 1927 che dal 1943 è stato utilizzato dalla CBS come studio televisivo. Nel 1976, l’edificio viene rilevato da Uva Harden, indossatore tedesco e marito dell’attrice Barbara Carrera, che ha l’intenzione di aprire un club capace di scioccare New York e il jet set internazionale: quell’edificio gli sembra perfetto per ospitare la più grande, trasgressiva e trendy discoteca del mondo. Il destino, però, vuole che non sia lui a inaugurarla. Coperto di debiti ancora prima di arrivare a portare a termine il suo progetto, Harden si trova sull’orlo del fallimento e si rivolge a Carmen D’Alessio, giovane rampante promoter di party ed eventi, per trovare qualcuno al quale vendere l’immobile. Poche settimane dopo la D’Alessio organizza un incontro tra lui, Steve Rubell (che ha parecchi soldi di famiglia e passa il tempo a giocare a tennis) e il suo amico Ian Schrager, un agente immobiliare.

Dopo una lunga contrattazione, l’affare si conclude. I nuovi proprietari investono nel progetto quattrocentomila dollari, divisi in tre quote: oltre a Rubell e Schrager, entra in società con la terza quota Jack Dushey, magnate del commercio, che sceglie di partecipare a questo progetto solo perché è convinto di poter realizzare un ottimo guadagno in pochi mesi.

Per prima cosa i nuovi proprietari pensano a dare un nome al locale, facendo seguire alla vecchia destinazione d’uso, Studio, il numero della strada: 54. Poi, in sole sei settimane, creano il mito di un luogo da favola.

Alla consolle si alternano per il mixaggio su vinile due dj che diventeranno leggendari: Nicky Siano, che suona nei giorni feriali, e Richie Kaczor, ingaggiato solo per i fine settimana. Per la cronaca, il primo disco suonato la notte dell’inaugurazione è Devil’s Gun, dei C.J. & Company.

Gli interventi di restauro nel locale conservano gli arredamenti barocchi e la struttura teatrale originale, che dona all’ambiente un fascino particolare. I milleottocento metri quadrati della pista da ballo vengono bombardati ogni secondo da uno spiegamento di cinquanta effetti di luce differenti, assieme a fiamme di stoffa svolazzanti, strisce di alluminio che ondeggiano, neon rotanti, luci stroboscopiche e torri di riflettori colorati, che diffondono raggi intermittenti che si alzano e si abbassano sui ballerini accalcati in pista, sotto bufere di neve sintetica e piogge di palloni di varie fogge e dimensioni lanciati in momenti prestabiliti.



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